107 anni dopo l’affondamento l’Endurance, la nave perduta dell’esploratore antartico Sir Ernest Shackleton, è stata trovata sul fondo del Mare di Weddell. La nave fu schiacciata dal ghiaccio marino e affondò nel 1915 dopo essere rimasta intrappolata nel ghiaccio polare, costringendo Shackleton e i suoi uomini a una fuga a piedi e su piccole barche.
I video dei resti mostrano che l’Endurance è in ottime condizioni, nonostante un secolo sia passato dall’affondamento. Ricordiamo che si tratta di un relitto in legno, l’acqua fredda conserva bene…
Il progetto per trovare la nave perduta è stato condotto dal Falklands Maritime Heritage Trust (FMHT), utilizzando un rompighiaccio sudafricano, Agulhas II, dotato di ROV.
L’Endurance giace in posizione di navigazione nel Mare di Weddell ad una profondità di 3.008 metri.
Il relitto è un monumento designato secondo il trattato antartico internazionale e non deve essere disturbato in alcun modo.
Sembrerebbe che ci sia poco deterioramento del legno, si pensa che gli animali divoratori di legno, le teredini, che si trovano in altre zone del nostro oceano non vivano nella regione antartica priva di foreste. Il relitto è in alcuni punti ricoperto da gorgonie, anemoni, spugne di varie forme, ofiure e crinoidi.
L’obiettivo della spedizione di Shackleton era quello di fare la prima traversata terrestre dell’Antartide, ma quando la nave della spedizione, l’Endurance, rimase intrappolata e poi bucata dal ghiaccio marino il progetto fu abbandonato, e Shackleton riuscì in qualche modo a portare in salvo i suoi uomini.
Bibliografia: Massimo Boyer – scubaportal.it